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Le nostre razze

Il Centro è anche allevamento di Boston Terrier e Setter Inglesi.

I nostri cani, di provenienza certificata, sono selezionati da professionisti di esperienza pluriennale, rispettando rigorosi criteri morfologico-caratteriali.

BOSTON TERRIER

Il Boston Terrier ha origine nella città di Boston, come il nome suggerisce. I primi esemplari erano stati selezionati come cani da combattimento incrociando il Bulldog a cani di tipo terrier di taglia piccola, creando gli antenati delle razze che oggi conosciamo come Bull Terrier e Pit Bull Terrier. Nel 1865 il signor Robert C. Cooper di Boston, acquistò un cane di nome Judge di circa 15 kg, dall'aspetto ben proporzionato, a macchie nere e collo bianco, coda ad uncino e orecchie a conchiglia. Il suo aspetto era molto simile ad un bulldog ma con la taglia contenuta di un terrier.Il primo si chiamava Pipio. Judge fu incrociato con una cagnetta di White English Terrier (ormai estinto) di nome Gyp, compatta, dalla testa squadrata e corta. Dall'unione nacque Eph, mantello tigrato a chiazze bianche, le caratteristiche morfologiche del padre, ma col peso della madre. Successivamente Eph fu accoppiato con una cagnetta di 9 kg, Kate, che possedeva testa corta, coda ritta e mantello tigrato dorato. Da questo incrocio nacque Tom, circa 10 kg, macchia bianca sul muso, così come piedi e petto, coda corta "uncinata" , mantello color tigrato scuro. Questo, a detta degli esperti fu il primo vero esemplare di Boston Terrier. Il Boston Terrier è un cane vivace, molto intelligente, compatto, di pelo liscio, con la testa corta, la coda corta e ben proporzionato; il mantello è striato, color foca o nero e macchie bianche regolarmente distribuite. La testa è proporzionata alla taglia del cane e l’espressione indica un alto grado di intelligenza. Il corpo è piuttosto corto e ben strutturato, gli arti forti e giustamente flessi, la coda è corta, e nessun lineamento è così pronunciato da rendere il cane sproporzionato. Il cane dà l’impressione di tenacia, forza e attività, con grande stile; camminata sciolta e aggraziata. Una proporzionata combinazione di “Colore e Macchie Bianche” è un tratto caratteristico di un soggetto tipico. “ Equilibrio, Espressione, Colore e Macchie Bianche ” dovrebbero essere presi in considerazione nel fissare il relativo valore dell’, rispetto agli altri punti. Il corpo dal dorso corto, nettamente delineato del Boston Terrier, con le caratteristiche uniche della sua testa e mascella quadrate, e le sue macchie impressionanti, hanno come risultato il più vivace e affascinante originale Americano: il Boston Terrier. Nel confronto di soggetti di sesso diverso, l’unica differenza evidente è una leggera raffinatezza nella struttura della femmina.

SETTER INGLESE

Le sue antiche origini risalgono addirittura al 1500, periodo in cui il conte Leicester adoperò il setter in battute di caccia. Successivamente, la sua particolare attitudine ad acquattarsi e strisciare in presenza della preda fu considerata una delle caratteristiche che interessarono Laverack a questa razza. Laverack, rimasto orfano a 14 anni, venne adottato da uno zio, ricco industriale di Manchester, che morendo, quattro anni dopo, gli lasciò in eredità un ingente patrimonio. Il giovane decise di abbandonare la carriera industriale, per la quale non si sentiva affatto portato, e si trasferì in campagna cominciando ad allevare cani. Nel 1825 acquistò dal reverendo Harrison una coppia di setters (Ponto e Old Moll), cui si aggiunsero poi altri due soggetti. Questi quattro esemplari, però, si dimostrarono poco prolifici e, a causa della loro consanguineità, eccessivamente nervosi. Purcell Llewellin, amico e collaboratore di Laverack, tentò di diminuire tali difetti mediante immissioni di incroci di setters provenienti da altri allevamenti (setter nero focati, setter irlandese). Nel 1865 cominciarono le field trials ed i setters iniziarono il loro galoppo verso il successo e la notorietà. Inizialmente però, in Italia, il setter Laverack venne osteggiato: era considerato troppo bello e armonioso; a quei tempi, infatti, il cane da caccia doveva essere -questa almeno era la concezione- robusto e basta. L'estetica non aveva alcun significato, anzi, proprio come accadeva per il setter, diventava una condanna. Il primo esemplare italiano esordì a Milano in una mostra del 1881 e successivamente, nel 1920, comparve il primo allevamento di setter in Italia. Il setter cominciò così ad acquistare notorietà e a diventare un soggetto apprezzatissimo. Di media taglia, puro nelle linee, elegante nell’aspetto e nel movimento.